Tecniche di lavorazione dei muretti a secco e differenti finiture

Per dare dei riferimenti ai nostri Clienti su finiture e lavorazioni che possono essere adottate per le superfici dei muretti a secco illustriamo di seguito 5 principali tipologie realizzative, note fin dall’epoca dell’antica Roma, catalogate facilmente secondo descrizioni che risalgono addirittura al “De Architectura” di Vitruvio risalente alll’anno 15 a.C..

Opus Incertum

Si tratta della tipologia realizzativa più rustica, caratterizzata da pietre poco lavorate con posa irregolare e fughe vistose. Questa tipologia è adatta a muri a secco destinati a delimitare i confini di terreni agricoli ma possono essere benissimo utilizzati per realizzare muretti a secco per arredare giardini o addirittura per rivestimenti di muratura tradizionale. In quest’ultimo caso, per ottenere un effetto davvero caratteristico, consigliamo di prediligere il riempimento delle fughe con materiali specifici.

Opus Quasi Reticulatum

Questa tipologia presenta una facciata con pietre di forma poligonale irregolare, di dimensioni differenti e con fughe ancora abbastanza larghe da prestarsi ad una fugatura. Si presta ad essere impiegata in tutte le situazioni, dai confini di terreni agricoli a muri a secco di recinzione di ville e giardini fino a rivestimenti in pietra a secco.

Opus Siliceum

L’aspetto di un muro realizzato in opus siliceum è caratterizzato dalle pietre lavorate a forma poligonale; questa volta gli spazi tra le pietre sono minimi e la pezzatura delle pietre impiegate è decisamente regolare. Le piccole pietre destinate a ridurre le fughe sono assenti del tutto ed infatti, per questa caratteristica, i muri realizzati con questa finitura non si prestano ad essere fugati e, nel caso si desideri la chiusura degli interstizi, peraltro minimi, per ottenere un risultato migliore occorrerà effettuare una lavorazione ulteriore di “apertura delle fughe” per favorire la migliore posa del fugante.

Opus Quadratum

Questa tipologia di muro a secco prevede che le pietre abbiano una forma quadrangolare di altezza non uniforme. L’altezza non omogenea dei blocchi rende i filari non nettamente distinguibili. I giunti verticali sono sfalzati e quelli orizzontali presentano invece una certa irregolarità. La finitura ad opus quadratum si presta, anche a causa del costo maggiore, ad essere impiegata prevalentemente per realizzare opere di maggior pregio. Anche in questo caso è possibile la realizzazione di muretti a secco con opus quadratum con finitura fugata o meno.

Opus Isodomum

Si tratta di una tipologia costruttiva inusuale per un muretto a secco ed in questo caso le pietre assumono con la lavorazione una forma di parallelepipedo regolare e con altezza uniforme. Ciò che caratterizza questa tipologia di lavorazione sono i filari orizzontali nettamente distinguibili con i soli giunti verticali sfalzati tra loro.

Le tipologie elencate possono essere anche utilizzate congiuntamente realizzando un opus mixtum che può avere lavorazioni miste sulla stessa facciata o lavorazioni a quinte che presentano facciate lavorate con differenti modalità. Solitamente un muro realizzato “a quinte” utilizza non più di due finiture alternate.

A questo tipo di lavorazioni si aggiungono altre possibilità date dalla realizzazione di angoli in aggetto, di cordonatura singolacordonatura doppia o di altre finiture volte a creare movimenti della superficie con angoli o curve.

Si possono poi aggiungere ulteriori dettagli incastonando nel muro a secco pietre naturali di forme bizzarre ovvero manufatti antichi o realizzati ad hoc con funzione di elementi decorativi o da alloggiamenti per accogliere corpi illuminanti.

Il Cliente potrà utilizzare questi riferimenti di natura tecnico-estetica nella compilazione della richiesta di preventivo per dare indicazioni sul tipo di opera da realizzare.